mercoledì 17 dicembre 2008

il debito degli stati sovrani

un'aspetto che non è ancora stato più di tanto affrontato nel disegnare possibili scenari futuri è la crescita esponenziale delle emissioni di debito pubblico.
Si parla spesso degli aiuti di stato, di iniezioni di capitali, di acquisto di partecipazioni, di acquisto di titoli tossici e non si dice mai che conseguenze porteranno sullo stock di debito in circolazione.
Senza dubbio, quelli che erano i parametri per la permanenza nell'area euro, i vari rapporti tra debito e pil, il controllo dei deficit di bilancio, sono argomenti del passato. Tra un paio d'anni il mondo si troverà con i bilanci degli Stati che hanno dovuto affrontare la crisi enormemente aumentati in quanto a passività e il valore del debito potrebbe arrivare a uguagliare il risparmio esistente.
A quel punto che potrà accadere?
Probabilmente cambieranno sensibilmente i parametri di valutazione e quello che oggi potrebbe sembrare un debito monster sarà considerato fisiologico per la continuazione della crescita. Sarà da vedere come si comporteranno i detentori di debito, se continueranno a sottoscrivere e quali tassi saranno considerati equi.
Oggi l'unica strategia che stanno mettendo in campo le istituzioni è un aumento smisurato della spesa pubblica, senza alcun riguardo alle nuove e pesanti emissioni. Probabilmente questo scenario porterà ad un trasferimento di ricchezza dalle aree più sviluppate e più coinvolte nella crisi attuale verso i paesi emergenti che avranno meno necessità di ricorrere al debito.
Certamente è un argomento interessante lo studio dei nuovi possibili scenari a crisi conclusa, ma oggi non si riesce a vedere la fine e quindi altri elementi interverranno prima di avere un quadro della possibile evoluzione.

lunedì 15 dicembre 2008

come andrà a finire?

Viene da chiedersi che cosa ancora può accadere. Devo dire che negli ultimi tempi mi sono chiesto più volte come può evolvere la situazione attuale. Ogni volta che credo di aver trovato qualche fatto o notizia che possa completare il quadro, accade qualcosa di nuovo che nuovamente mette tutto in discussione.
La prima riflessione che si deve fare è che l'unica fonte di dati attendibile è la ns mente, dopo aver metabolizzato le storture che vengono proposte dai media e analizzato le diverse (poche volte) versioni che vengono date delle news si può tentare un'analisi oggettiva.
E' sorprendente come si possa facilmente immaginare il risalto e il racconto che viene dato ad una notizia, nel mentre che questa viene annunciata. Significa che i media, in particolare le televisioni, ma anche in modo più fino i giornali, hanno una bassa considerazione dei fruitori delle notizie e che sfacciatamente creano l'informazione.
L'intempestività delle informazioni direi che è il male più grave, i mezzi d'informazione quando trovano, o meglio creano un tema, dilagano negli aspetti più reconditi e meno utili. Ma non accade mai che si concentri l'attenzione su un tema non di cronaca ma di possibile pubblico interesse. L'informazione arriva quando scoppiano le inchieste, difficilmente fa nascere dei temi, spesso li crea e li fa crescere. Un esempio può essere la serissima questione del laboratorio universitario di farmacia di Catania, cominciato in sordina con un articoletto su repubblica e giustamente assunto come problema da risolvere. Ma quanti sono i luoghi di lavoro e di studio dove esistono rischi per la salute?
Sulla situazione economica, direi che si è perso ogni riferimento e che siamo in una situazione in continua evoluzione in cui è difficile fare ragionamenti lungimiranti. 3 mesi fa nessuno avrebbe scommesso su una discesa così secca dei tassi e oggi si dice che scenderanno ancora, le borse sono alla deriva e il mondo aspetta la svolta.
Io credo nella nuova amministrazione americana e, almeno per un pò, penso che lo crederà anche il mercato, dando un pò di respiro alle quotazioni con un recupero flash di fine anno. Per ora si continua nel dramma, ma come diceva Onofrio: pare che succeda. Un rimbalzo per fine anno ci potrebbe anche stare, e soprattutto costerebbe poco, i volumi sono ormai molto ridotti e la volatilità resta alta.

martedì 9 dicembre 2008

lehmanato dalle obbligazioni

Sono un genovese lehmanato dalle obbligazioni. Cosa doppiamente grave.Devo dire che non posso accampare nessuna scusa per responsabilità dell'intermediario, me le sono comprate da solo, con una piattaforma di trading online. Neppure posso dire di non avere esperienza poichè sono stato dirigente di una sala operativa e ho negoziato migliaia di titoli imparando tutti i meccanismi dei mercati. Mi sento comunque truffato, perchè il rating per me era una cosa seria e il sito pattichiari lo consideravo una fonte attendibile. Quando ho scelto le obbligazioni, l'ho fatto per avere pochi centesimi in più di rendimento rispetto ai titoli di stato e poi come niente sono finiti in default. In un modo surreale si è consumato il più grande crack bancario della storia, 630 mld$ finiti in fumo e quegli ebeti a capo delle istituzioni in primis e dei governi degli stati, hanno seguito la scia che continua a scendere, pensando forse, come rimedio alla Madonna di Fatima. Oggi è difficile interpretare come sta evolvendo la situazione politica ed economica, in aggiunta per farsi un'idea propria si deve fare un super esercizio di filtro e sintesi delle news mondiali. Ormai l'informazione interpreta e decide le ns reazioni.

l'ultima frontiera per le banche, gli estratti conto

L'argomento è di tale vastità e varietà che ci vorranno diversi interventi per avere un'idea delle mal celate gabelle.
In ogni istituto ci dev'essere un visionario del marketing, che inventa i nomi per i "prelievi" che un'avara e miope funzione amministrativa, sempre più spesso mette a segno. Nella mia vita da Cliente tra le più curiose ho sperimentato la commissione per accredito dello stipendio, 1€. Ma come, pago per ricevere denaro sul mio conto? mai visto, a parte dall'estero.
Da addetto ai lavori ho dovuto decifrare le matrici più complesse e ho studiato la composizione di un rendiconto a livello normativo e regolamentare. Difficilmente negli anni scorsi gli intermediari davano al rendiconto una funzione informativa e di approfondimento. Spesso erano gestiti come la soddisfazione di un obbligo ex lege e il livello di comprensibilità era molto basso.
Oggi stiamo viaggiando, fortunatamente, su un versante opposto e a leggere gli estratti alcune volte sembrano in impaccio a denunciare apertamente i vari addebiti e i tassi/rendimenti.
Entrerò nel dettaglio con l'elenco delle voci più comuni, privilegiando gli aspetti curiosi e persistenti.
Ma una cosa costituisce l'essenza: le spesine sono l'ultimo baluardo delle commissioni di ingrasso da servizi, che in tempi di magra raccolta ben fanno ai bilanci delle banche e per questo fioriscono in ogni stagione.

venerdì 21 novembre 2008

rally di fine anno

Da lunedì riparte il mercato, si può comprare qualsiasi titolo, ci sono le condizioni per un rimbalzo duraturo e un'inversione di medio periodo. Ora gli operatori cominceranno a scontare solo le notizie positive e quelle negative non avranno più impatto sui prezzi. Il recupero sarà subito violento e senza rientri, dopo una fase di assestamento riprenderà la corsa fino alla scadenza di dicembre.
E' il momento di investire sulle azioni e vendere i bond governativi, almeno di sbilanciare il portafoglio conservativo verso una maggioranza di investimenti a rischio. I tassi sono scesi velocemente e i mercati azionari hanno bellamente ignorato il movimento. A questi livelli il potenziale drow down degli indici è veramente minimo e le possibilità di guadagno molto elevate. Ricordate: We can.

giovedì 20 novembre 2008

mercati sotto i minimi di ottobre,

il mercato finanziario, con la scadenza tecnica dei derivati di novembre, oggi e domani mattina, è veramente svenduto e dovrebbe avere un sussulto di recupero in giornata. Diversamente tra domani e lunedì vediamo un'altra giornata memorabile di danni.
Sembra che le vendite coatte per reallizzo di garanzie, l'uscita dal mercato azionario di grandi investitori, lo smobilizzo delle quote in fondi hedge non abbiano fine e continuino a fare scendere il mercato. Oggi abbiamo in molti casi una bolla al ribasso, con aziende che quotano 0,3 volte il patrimonio e i prezzi di mercato che non rispecchiano in alcun modo il valore reale, anche di aziende monopoliste e pubblica utilità. Rimangono comunque società correttamente valutate e qualche caso di possibile ulteriore ribasso.
E' troppo l'anticipo di recessione che stanno scontando gli indici delle maggiori borse, da qui a fine anno è necessario un recupero di almeno il 25% per non vedere anche il fallimento dell'industria del risparmio gestito e l'inizio di una recessione pluriennale molto grave e profonda.
In questo momento ci sono le condizioni per una svolta, sono spariti diversi attori di mercato, c'è una forte propensione alla regolamentazione e nuovi attori sulla scena politica internazionale.
come direbbe Barack We can

venerdì 14 novembre 2008

Dati bilancia commerciale USA

Table of U.S. Trade Data -2: Imports, Exports:

SERVICE IMPORTS 34.19 35.41
TRAVEL 6.71 6.90
PASSENGER FARES 2.63 2.74
OTHER TRANSPORTATION 6.23 6.35
ROYALTIES, LICENSE FEES 2.34 3.22
OTHER PRIVATE SERVICES 12.92 12.83
DIRECT DEFENSE EXPEND 2.99 3.02
OTHER U.S. GOVERNMENT 0.367 0.364

GOODS IMPORTS (CENSUS) 176.22 188.30
FOOD, FEED, BEVERAGE 7.60 7.79
INDUSTRIAL (INCL OIL) 65.67 73.77
CAPITAL (EXC AUTOS) 38.76 38.26
AUTOS, PARTS 18.55 19.29
CONSUMER(EXC AUTO,FOOD) 40.14 43.58
OTHER5.49 5.62

SERVICE EXPORTS 47.32 47.39
TRAVEL 9.90 10.13
PASSENGER FARES 2.90 2.91
OTHER TRANSPORTATION 5.17 5.30
ROYALTIES, LICENSE FEES 7.73 7.65
OTHER PRIVATE SERVICES 20.39 20.06
MILITARY SALES CONTRACTS 1.13 1.22
OTHER U.S. GOVERNMENT 0.108 0.108

GOODS EXPORTS (CENSUS) 108.54 118.96
FOOD, FEED, BEVERAGE 9.10 10.17
INDUSTRIAL (INCL OIL) 33.31 37.38
CAPITAL (EXC AUTOS) 38.11 42.32
AUTOS, PARTS 10.34 10.48
CONSUMER(EXC AUTO,FOOD) 13.48 14.00
OTHER 4.20 4.61(DOLLAR FIGURES IN BILLIONS, SEASONALLY ADJUSTED)




Table of U.S. Trade Data -3: Balances By Region
13/11/2008 14:30:
CANADA -7.784 -7.539
MEXICO -4.940 -5.880
EUROPEAN UNION -8.331 -6.784
AUSTRIA -0.263 -0.319
BELGIUM 0.832 1.456
FINLAND -0.283 -0.076
FRANCE -1.417 -0.988
GERMANY -2.964 -3.188
ITALY -1.387 -1.925
NETHERLANDS 1.094 1.871
SPAIN 0.050 0.060
SWEDEN -0.695 -0.449
U.K. -0.951 -1.301
NORWAY -0.262 -0.457
SWITZERLAND 0.479 -0.124
HUNGARY-0.119 -0.053
POLAND 0.002 0.242
RUSSIA -1.629 -1.798
AUSTRALIA 0.775 0.956
CHINA -27.766 -25.334
JAPAN -5.592 -4.766
HONG KONG 1.683 1.233
KOREA -1.036 -0.749
SINGAPORE 0.927 1.242
TAIWAN -1.397 -1.076
ARGENTINA 0.122 0.196
BRAZIL 0.105 1.327
COLOMBIA -0.129 -0.233
INDONESIA -0.804 -0.928
NIGERIA -2.211 -3.373
SAUDI ARABIA -2.941 -4.868
VENEZUELA -3.456 -4.580
EGYPT0.215 0.431
SOUTH AFRICA -0.269 -0.439


Table of U.S. Trade Data -4: Petroleum, Products Imports
13/11/2008 14:30:
SEPT AUG

BARRELS (MLNS) 339.04 388.68
PERCENT CHANGE -12.8 -8.4
VALUE (BLNS) 36.18 46.01
PERCENT CHANGE -21.4 -12.9
AVG PRICE PER BARREL(CRUDE) $107.58 $119.99

(DATA FOR PETROLEUM AND GEOGRAPHIC BREAKDOWN ARE REPORTED
ON A CUSTOMS BASIS AND ARE NOT SEASONALLY ADJUSTED)

Da un'attenta lettura si possono ricavare delle indicazioni molto importanti per fare un pronostico del prossimo aggiornamento previsto per il 12 dicembre.
Certamente i dati saranno molto migliorativi in seguito all'andamento del prezzo del petrolio e del rafforzamento inatteso del dollaro che sembra consolidare dei livelli di cambio molto più elevati rispetto ai mesi precedenti.
Nel complesso i dati che saranno diffusi daranno una decisa spinta rialzista ai mercati nell'ultima parte dell'anno, avverando il tanto augurato rally.
Nella giornata di ieri i mercati americani hanno fatto un'inversione da manuale e con gli animi degli operatori ancora dominati dalla paura si possono fare scelte attente dei titoli, con ottime opportunità di guadagno.

martedì 11 novembre 2008

Lettera a Tremonti

Ministro Tremonti,

ho 39 anni esperienza ultradecennale di direzione di Sim, attività di negoziazione finanziaria, attuale gestione crediti non performing per 25 mil di euro per primario gruppo bancario italiano, consulente finanziario. Ho visto da vicino i mercati finanziari e la gestione allegra dei crediti delle banche. Sono attento osservatore dell'economia e della politica. Passo a riportarLe alcune riflessioni:
- perchè si trovano le risorse per aiuti milionari alle grandi imprese con la spiegazione della stabiltà, nell'interesse particolare di pochi grandi imprenditori e non si sono mai avviate politiche di sostegno al popolo delle imprese individuali? Che ha solo oneri per esistere e resistere, e non ha alcuna certezza per il futuro.
- Perchè certe aziende quando fanno utili importanti se li tengono, e se hanno un periodo di crisi, c'è subito la cassa integrazione? E magari l'anno dopo tornano a fare utili. Si potrebbe chiamare ammortizzatore sociale se la molla avesse un "ritorno", nelle casse pubbliche, nei periodi di vacche grasse.
- perchè accade che per un divieto di sosta arrivo a pagare 107 euro con cartella esattoriale equitalia, fermo dei veicoli o peggio ipoteche e non si è mai pensato a una politica di saldo e stralcio per i cartellati d'Italia? Si farebbe la gioia di centinaia di migliaia di persone e forse entrerebbe un bel flusso straordinario, si potrebbe ipotizzare un 30% del totale delle cartelle emesse mettendo la soglia del saldo e stralcio al 35% e rateizzata al 45%. Gli incredibili costi di esazione, in assurda misura collegati al valore percentuale, con soglie minime elevate, probabilmente servono solo a mantenere una pesante struttura di riscossione e non danno alcun beneficio ai conti pubblici.Nel recupero del credito le agenzie di riscossione pubbliche rispetto ai privati sono peggio del KGB e hanno costi elevatissimi che non trovano alcuna giustificazione pratica ma sono solo una Pubblica vessazione.
con deferente ossequio
onepartner

sabato 8 novembre 2008

Notiza dal gr1:
"Prima conferenza stampa di Obama dopo la vittoria. Il presidente eletto annuncia stimoli all'economia e sostegno alla classe media".

lunedì 27 ottobre 2008

Ci siamo, ultimi saldi nella settimana prima di Obama.

Dal titolo si intende che a questi livelli tutto è diventato interessante, a livello azionario naturalmente, le obbligazioni di Stato in questo momento hanno prezzi assurdi dettati dalla paura. Il differenziale tra il Btp a il Bund è a 95 b.p., anche tra i nostri portafogli si comincia a differenziare. I titoli polacchi scambiano a 82, mezza europa è a rimorchio di Germania, Francia e Regno Unito.

A questo punto si può tentare l'approccio al mercato azionario, con un'attenta selezione a cercare valore tra le utilities, gli industriali-energetici e attività promettenti.
Qualche super occasione anche nel settore bancario, ma sa un pò di lotteria.

Dalla prossima settimana, tutto il mercato avrà una scossa, che con molte probabilità alimenterà un bel recupero tecnico, che, il tempo ci dirà se potrà trasformarsi nel new deal 2008.

Questa settimana vediamo i minimi del ribassone autunnale e prima del 5 novembre si consolida il mercato e inizia un bel movimento di rialzo.
Io credo in Obama e in un modo diverso di fare politica, che creerà delle gran belle aspettative.
In fondo si tratta anche della sconfitta dell'ultima resistente banca repubblicana GS e ci sarà piazza pulita nel settore bancario, con possibilità di varare importanti riforme, si auspica sempre rispettose del mercato nel lungo periodo.

lunedì 13 ottobre 2008

Andamenti erratici dei mercati finanziari

Salve a Tutti,

in questi giorni ricevo telefonate dalle persone più improbabili, vecchi Clienti, gestori di banca, operatori di mercato. Tutte persone che non sentivo da molto tempo e tutti accomunati da una domanda:
"Come andrà a finire? Cosa ci aspetta?"
La mia risposta è stata in genere che:
"In questo momento, non vale nessuna regola, le quotazioni non rispecchiano il valore ma la paura. In qualche caso certi prezzi non si vedranno mai più, cambieranno i parametri di valutazione e scopriremo che certe aziende valgono meno di quello che abbiamo creduto per anni. In altri casi i prezzi attuali sono vere e proprie occasioni d'acquisto a prescindere dal tempo che sarà necessario mantenere l'investimento, per entrare adesso sul mercato ci vogliono i nervi d'acciaio e soprattutto la disponibilità a sopportare forti movimenti di volatilità".

Tempo fa scrissi che solo un intervento serio e concertato di politica economica poteva invertire la tendenza. Oggi, un pò tardivamente tutti i governi del mondo fanno a gara a inventare soluzioni di sostegno, ma non sembrano convincere più di tanto i mercati. L'unica mossa che potrebbe avere un certo impatto è la garanzia sui depositi del mercato interbancario, congelato da più di un mese, ma forse anche questa mossa è tardiva, la maggior parte dei danni è già avvenuta e la fiducia non si costruisce a colpi di decreti o interventi concertati di diminuzione dei tassi.
Ma qualcuno glielo ha detto che i mercati si muovono in base all'euribor e non ai tassi ufficiali di rifinanziamento?
Credo ancora che le utilities siano gli unici titoli da guardare con interesse poichè i valori sono molto bassi e le prospettive di andamento degli utili ancora molto buone.
Sono in attesa di un mezzo terremoto sul mercato immobiliare che ancora stenta a manifestare sensibili diminuzione di valore poichè c'è un flusso di domanda di breve periodo riveniente dalla fuga degli investimenti obbligazionari corporate. Al contempo c'è in arrivo un eccesso di offerta dal mercato delle esecuzioni e una corsa alle dismissioni di grandi patrimoni immobilari da parte di società indebitate a leva che forzatamente devono diminuire l'esposizione. Credo che la diminuzione di domanda di mutui a causa dell'aumento dei tassi, unita alla maggiore selezione nell'erogazione, porterà rapidamente una discesa a due cifre del valore degli immobili.
che ne dite?

martedì 18 marzo 2008

mercati finanziari

In questi giorni gli indici hanno dato il peggio, a breve un recupero per la scadenza trimestrale dei futures è la cosa più probabile. Ciò dimostrerebbe che i mercati funzionano ancora, che non si sente una vera crisi, diversamente continuerebbe un ribasso senza precedenti e non sostenibile dall'economia mondiale. Come già accennato in altro post, si pensa che i minimi dell'anno saranno nei mesi di marzo e aprile, e saranno buone occasioni di acquisto sui titoli bancari e utilities.

domenica 17 febbraio 2008

tassi di interesse inflazione

Al momento i tassi di interesse pur alti, sono lontani dai massimi di agosto, è facile prevedere che in marzo e aprile saliranno velocemente per via di un'inflazione da non credere, almeno il doppio di quella attesa che si può già oggi rilevare. In questo momento potrebbe essere molto conveniente contrarre mutui a tasso fisso almeno fino a quando i tassi a lunga saliranno fino a 65 b.p. dai livelli attuali, lì si potrà vedere se ci sono interventi delle autorità monetarie e della politica, che molto deve fare per l'economia. Senza interventi di politica economica i mercati finanziari continueranno a presentare il conto di anni di finanza allegra, e le condizioni per il risparmio e per l'accesso al credito che oggi possono apparire difficoltose diventeranno via via più pericolose.
Quindi l'andamento dell'economia sta evolvendo in una recessione con forti ripercussioni sull'economia reale, visto che i mercati in questo periodo sopravvivono di aspettative, solo la politica economica (non prima di maggio per l'Italia, estate per l'europa) può tentare di cambiare lo scenario.
Scenario investimenti sui mercati finanziari: titoli tripla A tasso variabile trim ind euribor per le obbligazioni, energetici e utilities per azionario con buone opportunità che si potranno cogliere anche negli altri settori, più avanti, nei prossimi due mesi dove probabilmente vedremo i minimi dell'anno.
Saluti ai lettori, se avete gradito lasciate un post