domenica 5 agosto 2007

Cosa ne fanno le banche dei crediti a sofferenza?

Intanto li chiamano con nomi più delicati: non perfoming loans, cdo, cto italianamente cartolarizzazioni, e dove non c'è sugo, possibilità di rapido recupero, vengono pacchettizzati a seconda del rating dei debitori e messi sui mercati sotto forma di obbligazioni. Gli hedge funds fanno un pò di movimento e, operando a leva, tolgono le castagne dal fuoco alle banche. Il giochetto, come dimostra il domino delle banche americane specializzate in sub-prime (altro termine gentile per chi non paga), arriva presto al dunque e appena un attore del mercato contabilizza le perdite rendendo pubblici valori di realizzo dei crediti crolla un sistema gigantesco che è tanto più ampio quanto più è estesa la platea dei sottoscittori di obbligazioni rappresentanti i debiti. Quindi i debiti entrano in un mondo virtuale per qualche anno, ma prima della scadenza ritornano alla ribalta e provocano qualche scossone ai mercati

Nessun commento: